Eccoci qui ritrovati con un nuovo hands-on, che il caso vuole sia sempre su un gioco di Square Enix. Il titolo in questione è Lightning Returns Final Fantasy XIII, capitolo conclusivo della serie legata a quella che io ho definito Cloud con cromosomi diversi.
Ma scherzi a parte passiamo a parlare di questa demo, che purtroppo per la tipologia di gioco si è dimostrata essere fin troppo breve, quindi le mie opinioni sono abbastanza incomplete.
Di primo impatto devo dire che il gioco graficamente non mi ha colpito più di tanto, purtroppo si vede che gli sviluppatori di Square Enix non hanno investito molto tempo sul migliorare il motore grafico, ed è evidente come sia stato riciclato quello utilizzato per i primi due capitoli senza purtroppo sistemare i difetti. I personaggi sono realizzati con molta cura ma le ambientazioni presentano come sempre punti a dir poco abbozzati e texture di bassa qualità.
Il gameplay del titolo sembra restare invariato per le fasi di “esplorazione”, purtroppo l’ambientazione proposta non è delle migliori per testare se c’è stata o meno una maggiore libertà d’azione. Ora i salti sembrano realizzati in maniera più curata e quindi si potrà saltare sopra a piccole piattaforme o strutture basse.
Sostanziale cambiamento è stato fatto all’interno dei combattimenti che ora sono impostati con un falso tempo reale. Si falso, perchè il gioco farà sempre riferimento all’ATB anche per gli attacchi più normali, quindi prima di lanciarci nell’azione bisogna sempre controllare il nostro livello di ATB per eseguire le nostre mosse. “Ma se si esaurisce ed io rimango senza mosse?” Non preoccupati ecco che qui entrano in gioco gli Assetti, che ci permetteranno di cambiare classe all’istante durante lo scontro e quindi utilizzare una barra dell’ATB completamente nuova e completa mentre quella delle altre classi si ripristinerà.
Parlando nello specifico degli Assetti, questi potranno essere impostati prima di ogni scontro con un massimo di tre, io onestamente ho provato quelli standard e sinceramente ho trovato questa scelta forse una via per semplificare gli scontri e renderli quanto più alla portata di tutti, ma magari mi sbaglio e andando avanti nell’avventura questo gioco potrebbe diventare più complesso.
Sicuramente un aspetto che è davvero interessante, anche se atipico della saga di Final Fantasy è quello dell’inventario limitato, infatti durante la demo mi è stato possibile portare in inventario solo 6 strumenti che non possono neanche essere racchiusi per tipologia con il classico moltiplicatore vicino per mostrare la quantità, quindi ogni singolo oggetto occuperà uno spazio all’interno dell’invetario, quindi attenzione a come vi equipaggiate.
Dal punto di vista della trama, sembra che ci sarà la solita impostazione cinematografica che ha contraddistinto gli altri capitoli anche se tempo che se l’antagonista sarà quello che si vede dalla demo, ahimè siamo messi abbastanza male.
In conclusione posso dire che questa prova di Lightning Returns Final Fantasy XIII non mi ha colpito più di tanto, nonostante lo abbia provato con basse aspettative, soprattutto alla luce del mio giudizio sui primi due capitoli, magari attualmente mi sto sbagliando perchè del gioco, con questa demo, è stato mostrato molto poco, ma sono dell’idea che purtroppo non lo acquisterò al Day one e attenderò di giocarlo in un secondo momento.