Durante una recente conferenza alcuni esponenti di Bandai Namco si sono intrattenuti per parlare delle differenze che ci sono attualmente tra i giochi di ruolo occidentali e quelli orientali.
Yosuke Futami ha iniziato a parlare dello sviluppo di Sword Art Online: Hollow Realization rivelando alcuni retroscena sui problemi che ha avuto il team di sviluppo come, ad esempio, la lunghezza delle gonne dei personaggi femminili che nel caso fossero troppo corte avrebbero permesso la visualizzazioni di zone intime.
Invece, Tomizawa ha parlato di God Eater e di come in questo gioco, invece, non ci sia stato nessun problema come questo visto che erano rassegnati ancora prima di affrontarlo, quindi si può vedere qualsiasi cosa e fare i “birichini” sbirciando sotto le gonne dei personaggi femminili.
Parlando della differenza tra i giochi di ruolo orientali e quelli occidentali, Fukaya ha affermato questi due universi una volta completamente diversi si stanno andando man mano fondendo facendo l’esempio di The Witcher 3: Wild Hunt che nonostante sia un open-world molto vasto, racchiude al suo interno delle storie e dei personaggi davvero profondi e curate. Altro esempio fatto è Fallout 4 che ora è ancora più profondo dei suoi predecessori.
Sul lato orientale, invece, gli esempi utilizzati sono stati Xenoblade Chronicles X che ora ha un protagonista completamente personalizzato dal giocatore ma anche caratterizzato da vastissime side-quest affidate da personaggi profondi. Oppure Final Fantasy XV che porterà la serie di Square Enix all’interno delle meccaniche open-world.
Proprio questi ultimi due esempi sono ciò che bisogna prendere in considerazione quando si parla dell’assottigliamento delle differenze tra giochi di ruolo occidentali e orientali.
Futami, inoltre, ha parlato dei suoi giochi di ruolo preferiti citando due capolavori immortali del genere, ovvero Chrono Trigger e Final Fantasy VI. Ora Futami-san quando guarda i vecchi JRPG pensa che i fan di tutto il mondo erano davvero entusiasti di poterli giocare ed è quello che gli sviluppatori odierni devono essere in grado di ricreare con i propri prodotti utilizzando al meglio le tecnologie moderne.
Tomizawa ha voluto parlare dell’aspetto più importante, almeno secondo lui, dei JRPG, ovvero i personaggi e in particolare le relazioni che si formano tra di loro durante lo svolgimento della trama. Nonostante molti si lamentino di continuo che i giochi di ruolo giapponesi ci sia una sola grande storyline, bisogna specificare che questo serve per dare la giusta personalità ad ogni personaggi presente in essa così da osservare la loro crescita, i cambiamenti e il modo differente in cui si approcciano alle situazioni che dovranno affrontare nel corso della trama di un determinato JRPG. Questo è il motivo per il quale durante lo sviluppo di un gioco molte risorse sono investite proprio per caratterizzare i diversi personaggi. Secondo Tomizawa, il futuro del genere è il miglioramento grafico ma non puntando sul realismo ma con uno stile definito “hentai” senza specificare quest’affermazione.