Un ex dipendente Ubisoft ha svelato su Reddit alcuni aspetti del travagliato sviluppo di Assassin’s Creed III. Secondo la fonte, che è voluta rimanere anonima, le aspettative del management e del team di sviluppo erano troppo alte, rendendo impossibile portare avanti i lavori con il solo studio Ubisoft Montreal.
Per lanciare il gioco nel periodo previsto la compagnia ha allargato lo sviluppo ad altri studi come Ubi Quebec, Ubi Annecy, Ubi Bucarest e Ubi Singapore, per un totale di circa 500-600 persone che hanno lavorato ad Assassin’s Creed III prima della sua release. Di conseguenza lo sviluppo si è frammentato ed è diventato di difficile gestione.
Mancando un’adeguata cooperazione e informazione tra le parti il titolo ha subito diversi tagli e cambiamenti anche dell’ultima ora, mentre le sessioni moderne con Desmond sono state affidate al team meno esperto, con la qualità finale che ne ha risentito. In conclusione, l’ex dipendente ha riconosciuto i meriti di Ubisoft in quanto compagnia creativa e dall’adeguato ambiente lavorativo, ma ha ribadito soprattutto le problematiche causate dalla pubblicazione annuale della serie.