Ed eccoci qui a parlare finalmente dell’ultimo capitolo di Animal Crossing uscito su Nintendo 3DS lo scorso 14 giugno. Chiaramente sto parlando di Animal Crossing New Leaf un titolo che per il suo concept era impossibile da recensire prima di averci dedicato ben 5 mesi o quasi di gioco.
Questo titolo arriva sul mercato dopo la non poco felice esperienza del capitolo Let’s Go To The City rilasciato su Wii, che purtroppo non è riuscito a soddisfare a pieno quelle che erano le aspettative del pubblico e della critica.
Chiaramente non voglio dire che questo gioco riuscirà a farsi amare anche da chi lo ha sempre odiati, anzi Animal Crossing New Leaf arriva sul mercato con la stessa formula degli altri capitoli ma solamente rinnovata per dare nuova linfa vitale a questo brand.
Per chi invece non lo conoscesse ancora questo gioco è un simulatore di vita alternativa in cui interagiamo con animali antropomorfi che popolano il nostro villaggio virtuale in cui lo scorrere del tempo è l’unica cosa reale che c’è. Infatti una volta impostata data e ora all’interno della nostra console (fatelo correttamente altrimenti l’esperienza di gioco non sarebbe la stessa) avremo il nostro villaggio animato come se fosse davvero mezzogiorno, con tutti i negozi aperti e i nostri cittadini in giro a far quello che gli pare, mentre se giocheremo di sera su un orario come tipo le 21 ecco che i negozi iniziano a chiudere e alcuni abitanti che si rintanano nelle case. PS: ho provato anche a giocare di primo mattino alle 6 e praticamente non c’è anima viva in giro!
New Leaf parte come tutti gli altri giochi di questo brand, ci ritroveremo all’interno di un treno in cui l’immancabile Girolamo ci domanderà qualcosa su di noi come età, nome, sesso e tanto altro per cercare di editare il nostro personaggio. Arrivati a destinazione ecco che i cittadini ci accoglieranno in grande stile. Tutto questo perchè da poco è uscito di scena l’ex sindaco Tortimer (ritirato su una bellissima isola tropicale) e quindi i cittadini hanno deciso di eleggere noi come nuovo primo cittadino. L’annuncio viene fatto da Fuffi, la nostra futura assistente.
Dopo aver assimilato la notizia ecco che come sempre dovremo trovare il posto per la nostra nuova abitazione e chiaramente in soccorso ecco che arriva l’immancabile Tom Nook che come sempre ci proporrà soluzioni abitative a prezzi “vantaggiosi” che partendo da una piccola e scomoda tenda potremo come sempre sviluppare la nostra incredibile reggia.
La presenza di Tom Nook è il punto di contatto tra questo titoli e gli altri della serie, infatti l’espansione della casa, l’arredamento e la personalizzazione in toto sono uno dei pilastri dell’esperienza videoludica di questo gioco. Però stavolta il nostro nuovo ruolo in città, una nuova via dedicata completamente allo shopping e una nuova area di gioco riescono a portare quella ventata d’aria fresca necessaria per questo brand. Chiaramente l’accumulare stelline nei modi più disparati resterà il nostro obiettivo principale ma questa volta per far lievitare il nostro conto in banca avremo a disposizione i modi più disparati.
Non dimenticatevi che la stessa cosa vale per il restare al verde!
Ma parliamo del ruolo di sindaco più nel dettaglio. Questa grande novità di New Leaf ci permette di occupare il Municipio dove potremo decidere quali opere pubbliche realizzare oppure quali ordinanze emanare, questa feature permette di ampliare al massimo le possibilità del giocatore.
Nel caso delle opere pubbliche potremo realizzare opere sia per aumentare la comodità nostra nel camminare nel villaggio sia soddisfare le richieste dei nostri cittadini. Infatti andremo dalla realizzazione di un ponte fino a quella di un segnale di divieto, chiaramente ognuna delle opere ha un prezzo diverso che può essere più o meno economico. Una volta che avremo scelto l’edificio da costruire Fuffi ci accompagnerà nella scelta del posto dove posizionare questa nuova opera, una volta scelto ecco che comparirà il nostro caro Gironio che si occuperà di raccogliere le donazioni dei cittadini. Purtroppo saremo comunque sempre noi i maggiori finanziatori delle opere in quanto le donazioni dei cittadini saranno sempre abbastanza basse e che sottolinea ancora questo piccolo difettuccio che si porta tutta la serie di Animal Crossing, ovvero questo susseguirsi di debiti su debiti. Chiaramente non avremo un tempo limite per saldare il debito ed infatti non avremo nessuna pressione ma chiaramente se siete come me, fareste di tutto pur di ultimare il prima possibile la restituzione del prestito.
Le ordinanze che si emanano invece intervengono sullo stile di vita degli abitanti e dei negozianti. Potremo infatti decidere di far chiudere più tardi i negozi, aumentare le attività svolte al mattino, aumentare il prezzo degli oggetti di comprati e venduti o addirittura migliorare le condizioni ambientali del nostro villaggio.
Il ruolo di queste ordinanze non è così marcato come quello delle opere pubbliche ma riescono a far adattare il gioco allo stile di ogni singolo giocatore. Infatti visto il flusso temporale uguale a quello della vita reale il giocatore che non riesce a dedicare molto tempo al gioco durante le ore diurne può far si che i negozi chiudano molto tardi la sera.
Le ordinanze chiaramente soffrono della stessa criticità delle opere pubbliche, ovvero che dobbiamo prenderci noi l’onere di finanziarle per farle entrare in vigore quindi saremo sempre impegnati nella routine di inizio sessione di gioco, ovvero la raccolta e la vendita della frutta o di pesci, insetti, fossili che vi trovate doppi. Purtroppo è un peccato perchè alcune volte potrebbe guastare qualche ora di gioco in cui avreste voluto dedicarvi ad altro. Infatti nei primi giorni in cui saremo impegnati a ricevere la nostra casetta si potrebbe avere una sensazione di noia ma che passerà subito dopo aver saldato il nostro primo debito e il gioco comincerà ad ingranare.
La realizzazione delle opere pubbliche più costose a volte servirà come viatico per sbloccare nuovi negozi e locali che saranno disponibili in Via degli Acquisti. Qui avremo i negozi di vario tipo come la Bottega di Mirco e Marco che ci permetterà sia di vendere la frutta ma anche di acquistare utensili e mobili per la nostra casa, il Negozio di Ago e Filo che vende abbigliamento, negozio di calzature, Florindo con la sua bottega di fiori e anche una parrucchiera. In Via degli Acquisti ci sarà la presenza anche del museo cittadino che dovremo completare con i fossili, insetti, pesci e poi ci sarà anche il Club LOL con al suo interno il mitico K.K. Slider che oltre a suonare la sua fida chitarra lo troveremo anche in versione DJ (scusa Skrillex ma preferisco è molto meglio l’imitazione di K.K.).
Come in tutti gli altri capitoli della serie tutti i prodotti messi in vendita saranno disponibili random e cambieranno di giorno in giorno quindi i giocatori dovranno tornare ogni giorno nei negozi per trovare qualcosa che possa soddisfare le proprie richieste.
Parliamo di un altro aspetto importante in questo gioco, ovvero l’interazione con i nostri cittadini. In Animal Crossing New Leaf come sindaco saremo sempre al centro delle relazioni sociali, alcuni cittadini verrano vicino per chiederci consigli sul modo di parlare, di vestire, favori in cambio di pezzi di arredamento oppure vestiario. Molte volte verremo anche presi da parte per ricevere consigli su quali opere pubbliche realizzare per migliorare la vivibilità del villaggio. Proprio i personaggi secondari sono uno dei punti forti del gioco, tutti saranno diversi sia per quanto riguarda l’aspetto fisico ma anche per la personalità, ognuno avrà una sua pecularietà come ad esempio il maniaco dell’allenamento, la ballerina e tanto altro ancora.
L’interazione con i concittadini è diventata ancora più piacevole soprattutto grazie alla localizzazione pregevole realizzata da parte dei traduttori che infarciscono i dialoghi con simpatici giochi di parole e battute più o meno da facepalm soprattutto quando pescheremo oppure cattureremo degli insetti.
Continuando a parlare dei cittadini questi non saranno sempre gli stessi nella vostra città, infatti durante il gioco molti di loro annunceranno di voler lasciare il villaggio per trasferirsi altrove (ad esempio uno dei miei cittadini si è trasferito nella città di un mio amico in seguito ad una mia visita), chiaramente potremo scegliere se farlo partire o meno dipenderà da quanto ci sta simpatico…..Mimmo dove sei?
Inoltre nel gioco vengono celebrate la maggiori festività ricorrenti anche nella vita reale, da poco infatti si è concluso l’evento dedicato ad Halloween, ma chiaramente ci saranno anche il Natale, la festa della mamma che danno maggiore varietà al gameplay. Ma non solo questo ogni tanto nel gioco verremo accolti da un nuovo evento particolare che può essere la caccia all’insetto oppure un torneo di pesca e non solo tra gli eventi casuali troveremo anche dei campeggiatori, venditori ambulanti, veggenti, mercanti d’arte e anche la solita Borsa delle Rape che ci potrebbe aiutare ad aumentare il nostro capitale. Insomma chi più ne ha più ne metta.
Ora passiamo parlare dell’aspetto di completamento del gioco. Animal Crossing New Leaf è stato sviluppato sapientemente in modo tale da permetterci di giocarlo continuamente durante tutto l’arco dell’anno. Infatti avremo pesci ed insetti diversi di stagione in stagione. Ogni qualvolta ne cattureremo uno nuovo avremo la possibilità di donarlo al museo così da poter completare la nostra collezione personale. Da non dimenticare i fossili che troveremo seppelliti nel villaggio giorno dopo giorno che a differenza degli insetti e dei pesci non cambiano mai in base alla stagione e che saranno quelli che potremo sicuramente completare come primi (maledetto Torso di Triceratopo ti ho corso dietro per un mese!). Chiaramente per completare il museo ci sono anche le opere d’arte che troveremo disponibili dal caro Mercante d’Arte che però dovremo interpellare con cura, infatti potrebbe rifilarci anche dei falsi a volte.
Così come per gli oggetti da inserire nel museo la fase di collezionismo del gioco si ha anche per quanto riguarda l’arredamento e l’abbigliamento. Questi due aspetti possono rilevarsi ancora più “raffinati” tramite i biscotti della fortuna che potranno essere acquistati in cambio di 2 Monete di Gioco, quindi cari miei prendete il vostro 3DS e andate in giro a camminare per accumularle.
A variare il comparto gameplay del gioco ecco che si presenta a noi una nuovissima feature introdotta con questo titolo, ovvero l’Isola di Tortimer. In questa isola tropicale in cui si è ritirato l’ex sindaco avremo a nostra disposizione vari minigiochi che ci permetteranno di collezzionare delle monete per poter acquistare degli oggetti unici. Ma non solo sull’isola troveremo anche frutta, insetti e pesci assenti altrove che una volta portati in città ci permetteranno di collezionare più stelline una volta venduti. Chiaramente per la frutta il consiglio resta quello di piantarli nel villaggio in modo tale da avere una crescita costante delle nuove piante.
“Ma scusa non parli del comparto multiplayer del gioco?”
Questa potrebbe essere una domanda che si stanno facendo in molti ed ecco a voi la risposta. Animal Crossing New Leaf non solo si basa sul solito sistema multiplayer della serie ma anzi sfrutta lo StreetPass della portatile Nintendo grazie al Quartiere Sbirciacase che ci permette di visitare le case dei giocatori che si incontrano tramite la funzione della console. Le case che troveremo potremo chiaramente visitarle e potremo anche prendere spunto e ordinare mobili in completo anonimato.
La Casa del Sogni invece si presenta molto più articolata. Già a partire del suo costo relativamente alto per avviare la costruzione. Questa particolare casa ci permette di visitare la casa di un amico senza essere collegati ad Internet. Potremo così visitare la città del nostro amico ed interagirci senza problemi dato che si tratta di un sogno.
Il sistema di condivisione tramite QR è un altro aspetto social del titolo: feature poco conosciuta, permette di trasformare in codice i modelli creati dal giocatore e di condividerli, per poi applicarli su vestiti, ombrelli, carta da parati e quant’altro.
Ed eccoci infine a parlare dell’aspetto tecnico del titolo. Graficamente il gioco si mantiene sugli standard degli altri capitoli con l’unica feature aggiuntiva dettata dal 3D presente sulla console. Purtroppo non eccelle e risulta molto superficiale ma lo si sapeva su un titole del genere.
Il gioco pur restando ancorato agli altri titoli presenta dei modelli dei personaggi più definiti e con maggiori espressioni rispetto al passato. Lo stile grafico è sempre delicato e ricco di colori che rendono l’ambiente di gioco molto rilassante. Le musiche di sottofondo sono azzeccate e concorrono alla creazione della generale atmosfera di relax e buonumore che rendono il titolo adatto per quei momenti di stress che possono essere provocati o da una giornata dura di lavoro, o dallo studio o meglio ancora dal rosik provocato da titoli tradizionali.
Quindi tirando le somme posso dire chiaramente che Animal Crossing New Leaf era quello che ci voleva per risollevare le sorti di questo brand che aveva trovato nel suo predecessore un punto di stallo dal quale sembrava non potersi staccare. Il gioco è consigliato caldamente sia a chi ha amato i precedenti sia a chi desidera un’esperienza di gioco rilassante e diversa dal normale, ma sia chiaro come già detto se non avete apprezzato gli altri capitoli di Animal Crossing difficilmente questo New Leaf potrebbe piacervi.
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