Diciamoci la verità, parlare di Assassin’s Creed è sempre una cosa davvero molto pesante da fare, soprattutto per chi volente o nolente vuole seguire questo franchise ogni anno con tutti i capitoli che vengono rilasciati. Nel 2014, addirittura, sono stati resi disponibili due episodi di questa serie, Assassin’s Creed Unity, per PlayStation 4, Xbox 360 e PC (in grassetto perchè è la versione che abbiamo giocato), e Assassin’s Creed Rogue, per PlayStation 3, Xbox 360 e solo più tardi anche per PC.
Ma parliamo del protagonista di questa recensione, ovvero Assassin’s Creed Unity, gioco ambientato all’interno della Rivoluzione Francese e che vogliamo utilizzare proprio per cercare di rivoluzionare anche il nostro format delle recensioni con un appeal molto più blando e, soprattutto, agevole alla lettura per voi nostri cari lettori abituali.
Ci aspettavamo una Rivoluzione e invece?
Come detto ci troviamo in Francia e ci ritroviamo a vestire i panni di un nuovo Assassino, ovvero Arno che possiamo etichettare fin da subito come forse uno dei protagonisti più buoni, in termini di modo di fare sempre molto cordiale e forse fin troppo “fesso”. Il protagonista del gioco si ritrova catapultato all’interno dell’eterna faida tra Assassini e Templari ma con una leggera differenza rispetto al passato, ovvero l’amore. Un sentimento molto forte verso Elise, ragazza con la quale è cresciuto e che nel corso degli anni è entrata a far parte dell’ordine Templare. Il tutto può sembrare architettato molto bene dal punto di vista della trama, ma ciò che ha confezionato il team di Ubisoft non è proprio una narrazione molto solida, anzi il tutto scade pian piano verso una leggera sensazione di noia. Durante la narrazione ci sono alcuni sbalzi temporali che ci portano addirittura all’epoca moderna, grazie a quelli che possiamo definire dei bug dell’Animus, ma tutto sa di già visto e niente davvero ci può spingere ad andare avanti.
Se proprio dobbiamo definire Assassin’s Creed Unity dal punto di vista della storia, possiamo etichettarlo come “il più grande spreco di materiale storico di tutti i tempi“, avere tra le mani la Rivoluzione Francese e sfruttarla in modo così pessimo è davvero un reato in termini videoludici.
Quello dove noi speravamo di trovare una vera e propria rivoluzione è il gameplay di Assassin’s Creed e questo Unity sembra non esserci affatto riuscito. Si abbiamo la possibilità di giocare in un multiplayer cooperativo, finalmente è stato abbandonato quell’insensato competitivo, e un’ottima varietà nelle missioni principali e secondarie possono si permetterci di godere di un buon titolo, non ottimo come si poteva sperare nel salto totale alla next-gen da parte del franchise, ma ritrovarci un sistema di combattimento a dir poco peggiorato sotto tutti i punti di vista, a partire dalle collisioni e dai movimenti legnosi continua a farci storcere il naso. Schivare, parare e attaccare, saranno sempre questi i movimenti da fare e, nonostante ora i nemici possono anche attaccare in più di uno alla volta portare avanti gli scontri risulta quasi sempre logorante per l’esperienza di gioco. Infatti, una delle soluzioni sempre adottate nel corso del gioco è quella di evitarli eliminando le minacce dalla distanza. A tutto questo, chiaramente, ci sono da aggiungere le fasi stealth davvero fin troppo agevoli e soprattutto agevolate da un’intelligenza artificiale bassissima da parte dei nemici.
Quello che è nettamente migliorato è il parkour che ora è molto più scorrevole e, soprattutto non incappiamo più in quei problemi di movimenti sbagliati a causa di un sistema di comandi poco preciso. Ora il tutto è decisamente perfezionato e si nota il lavoro di Ubisoft con esperti di questo sport e che è stato davvero molto pubblicizzato in fase di lavorazione di Assassin’s Creed Unity.
Altra novità di questo capitolo è il sistema di loot e la personalizzazione completa di Arno grazie a un numero davvero alto di equipaggiamenti e armi che possiamo assegnare al protagonista di Assassin’s Creed Unity e che ci permetterà non solo di avere una maggiore salute ma anche di infliggere un maggior quantitativo di danni agli avversari e, magari, spiccare durante le partite in multiplayer con gli altri giocatori quando bisognerà effettuare dei colpi dove ci ritroveremo in una squadra di quattro membri e bisognerà, molte volte, dividersi per arrivare al compimento della suddetta missione.
Parigi è davvero molto ampia è bella non possiamo assolutamente negarlo. Il comparto grafico messo su dai ragazzi di Ubisoft per questo Assassin’s Creed Unity è davvero molto buono il problema è che viene completamente distrutto dai bug, i cali di frame rate e qualsiasi tipo di problema voi possiate immaginare e che rendono il gioco un’esperienza davvero traumatizzante. Nella nostra prova, che risale al lancio della versione PC di questo gioco, abbiamo davvero potuto notare come Assassin’s Creed Unity non si schiodava dalla media dei 20 frame per secondo a dettaglio grafico anche medio. Per quanto riguarda i bug, invece, è stato molto bello vedere Arno che si impigliava senza motivo all’interno del terreno o elementi della mappa che non venivano assolutamente generati e che ci costringevano a riavviare missioni intere.
Il sonoro, invece, rende molto bene e soprattutto il doppiaggio italiano è il solito della serie Assassin’s Creed, ovvero molto curato sotto tutti i punti di vista e avere dalla nostra alcune delle voci più importanti del panorama del nostro paese è veramente fantastico.
Assassin’s Creed Unity è quindi la rivoluzione che volevamo da questa serie? La risposta è chiaramente negativa, questo capitolo non riesce a far fare alla serie il salto qualitativo che si sperava nel passaggio all’attuale generazione di console e ai PC più potenti. Il gioco è noioso e si porta davvero avanti a fatica non solo per i problemi tecnici sui quali è possibile anche passere sopra, non proprio sempre, ma la trama e il gameplay continuano a necessitare di miglioramenti e si spera che l’appena uscito Assassin’s Creed Syndicate, di cui proveremo la versione PC quando sarà disponibile il 18 novembre, possa risollevare le sorti di questo franchise.
GIUDIZIO FINALE
6 Voto totale
Grafica e Sonoro: 6/10
Gameplay: 6/10
Longevità: 7/10
Missioni molto varie…
Parigi è davvero molto grande e viva…
Longevo anche grazie alla cooperativa…
… Guastate dall’Intelligenza Artificiale e dai combattimenti
… Che fa a botte con bug, cali di frame rate e tanti problemi
… Vi auguriamo di sopravvivere alla trama soporifera