Lo scorso anno, si lo sappiamo di essere leggermente in ritardo rispetto alla data in cui abbiamo potuto giocare e completare questo titolo, su PC e PlayStation 4 fece il suo debutto un titolo molto particolare realizzato dai ragazzi di Swordtales che prende il nome di Toren.
Fin dal primo trailer questa opera ci ha subito colpito per il suo essere vagamente simile ad un classico del mondo videoludico, quell’opera maestra che uscì su PlayStation 2 e che fu intitolata ICO.
LA STRADA PER LA LIBERTÁ
La protagonista di questo titolo, una misteriosa ragazzina, si trova fin da subito a battersi con un drago trovandosi ai piedi di Toren, ovvero la torre che la tiene prigioniera. Una volta ripresi i sensi verremo subito accolti da una misteriosa entità, che ha le sembianze di uno stregone, che ci parla di come raggiungere la libertà. Il corso narrativo di Toren è abbastanza intenso ma la sua longevità è davvero risicata, visto che si tratta di un gioco dalla durata di circa 2 ore.
Il fulcro del gameplay di Toren si basa principalmente nella risoluzione di enigmi ambientali abbastanza intuitivi e soprattutto nel cercare di evitare la minaccia del drago. Quest’ultimo ci farà compagnia per tutta la durata della nostra scalata verso la cima. Ma nulla che può portare il gioco a tramutarsi in un vero e proprio action restando principalmente sui canoni degli adventure. Il più delle volte saremo costretti a difenderci o usando la spada che portiamo con noi o sfruttando l’ambiente circostante. Il gameplay, quindi, non presenta nessuno spunto davvero incredibile e resta molto basilare ma sarebbe stato parecchio interessante l’eventuale implementazione, anche molto base, di nemici intermedi da poter sconfiggere per rendere il tutto leggermente più “action”.
Ma si vede che l’intento di Swordtales non è stato quello di produrre un titolo d’azione ma più un adventure che deve incantare il giocatore soprattutto per il suo aspetto grafico e sui puzzle che possiamo affrontare nel corso delle sezioni di gioco dei sogni della protagonista. Qui vediamo come il concept si sposta completamente sul “puzzle game” mettendo anche alla prova il nostro intuito. Ad esempio saremo chiamati a compiere alcuni disegni utilizzando della sabbia da far cadere sul pavimento e superare anche delle sentinelle fantasma che potrebbero minacciare la nostra incolumità. I sogni saranno sempre più complessi e quindi avremo un leggero innalzamento del livello di sfida.
La vera natura di Toren è quella del gioco basato completamente sulle emozioni trasmesse sia dalla narrazione che dall’ambientazione che visiteremo. Impersonarsi nei panni della protagonista è un qualcosa da fare assolutamente per poter godere al massimo del gioco. La componente grafica del gioco è davvero di pregevole fattura soprattutto alla luce della natura indie di Toren e i piccoli difetti che ci sono si sentono come alcuni fondali sottotono ma nulla che potrebbe assolutamente distruggere l’esperienza di gioco. Ottimo anche il comparto sonoro che riesce a mantenere alta la realizzazione tecnica di Toren.
In conclusione cosa è Toren? É un’esperienza di gioco molto breve ma intensa. Siamo molto lontani dal vero e proprio capolavoro ma questo titolo per PC e PlayStation 4 riesce a deliziarci grazie alla storia con protagonista Moonchild e di comprendere non solo i motivi della sua fuga ma di più quelli per cui è stata rinchiusa nel Toren.
GIUDIZIO FINALE
7 Voto totale
Grafica e Sonoro: 8/10
Gameplay: 6/10
Longevità: 6/10
Da godere tutto d’un fiato…
Comprato sonoro e grafico davvero strabiliante…
Ottimo equilibrio nel gameplay
… Ma le due ore di durata potrebbero essere davvero poche
… Non esente da difetti, purtroppo
Avremmo gradito l’introduzione di qualche nemico da combattere